martedì 8 maggio 2012

Sunny ( Kang Hyeong-cheol , 2011 )

Giudizio: 7/10
L'amicizia del passato salva il presente

Annunciato come il più grande successo al botteghino in Corea nel 2011, Sunny è stato il film con il quale il FEFF ha deciso di dare inizio alla manifestazione nell'Opening Night, scelta pienamente in linea con quanto emerso dalla rassegna, fortemente imperniata sui film brillanti.
L'opera seconda di Kang Hyun-chul, reduce da un esordio di notevole successo, è un racconto corale al femminile che mette al centro della storia un gruppo di donne ormai mature che si rincontrano non troppo per caso e che rinvangando nel passato e riesumando i bei tempi del liceo, riportano a galla  una vecchia amicizia.
Le donne nel presente sono più o meno tutte insoddisfatte: chi per un ruolo troppo convenzionale in seno alla famiglia, chi perchè vive con perenni problemi lavorativi, chi perchè ha preso una china brutta e squallida e chi perchè gravemente malata , occasione che funge da catalizzatore della rimpatriata.

Attraverso lunghi flashback veniamo a conoscenza dell'inizio della loro storia di amicizia, che si coagula intorno al gruppo liceale Sunny (ovviamente ispirato al brano reso noto tra l'altro da Boney M. e che naturalmente ricorre periodicamente nel film), all'interno del quale le ragazze creano un nucleo di solidarietà e "sorellanza" che diventa emblema di un epoca verso la quale il regista guarda con nostalgia.
Il rimembrare i tempi passati porta le donne di oggi a rivisitare la loro vita e a ritrovare uno slancio vitale probabilmente perduto, portandole addirittura ad esibirsi in risse da strada con delle giovinastre che molestano la figlia di Nami, una delle protagoniste della storia (uno dei momenti più belli ed esilaranti della pellicola); rincorrere il passato e proiettarlo nel presente diventa così il filo conduttore  della storia , autentico momento taumaturgico per le donne che ben presto ritrovano la vecchia unione, guardando al passato con rimpianto ed elevando il valore dell'amicizia come l'unico che possa risollevare le proprie esistenze.
Se nella  parte in cui si racconta la storia delle liceali domina un clima da commedia brillante giovanilistica che dipinge con cura manie e ossessioni delle ragazze, ben supportata però da momenti di ironia (eccellente nella sua costruzione la scena della rissa tra le Sunny ed una banda rivale nel bel mezzo di uno scontro tra manifestanti e polizia) , nel racconto contemporaneo si infilano qua e là elementi anche drammatici, sempre trattati però con tatto e con poca enfasi, riuscendo così il film a schivare i pericoli che potevano nascere da situazioni all'apparenza scontate.
Insomma il film per buona parte funziona bene ed anche il finale che la butta sul sentimentale riesce con un guizzo a non essere scontato e fiacco, mitigando l'atmosfera lagrimosa che andava costruendosi.
Quello che fa di Sunny un lavoro gradevole è proprio quel ricordare il passato con uno sguardo divertito, carico della giusta nostalgia, capace di portare la sua onda benefica fino al presente, una commedia costruita con intelligenza che non cede mai nella sua atmosfera di sottofondo. 

2 commenti:

  1. io l'ho trovato irresistibile e con un casting azzeccatissimo: anche se la storia si dipana sul doppio piano temporale e anche se uno fa fatica(o è pigro) per i nomi coreani, i personaggi del presente si ricollegano subito al passato e viceversa grazie a caratteristiche fisiognomiche particolari , cosa non scontata parlando di orientali.Se ti interessa dare un'occhiata eccco quanto da me scritto su questo film (http://bradipofilms.blogspot.it/2012/02/sunny-2011.html)

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  2. Verro senz'altro a trovarti ;)
    Debbo dire che non nutrivo grande fiducia su Sunny, però mi sbagliavo: il film il suo valore ce lo ha e in alcuni momenti è irresistibile.

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