mercoledì 25 maggio 2016

Creepy ( Kurosawa Kiyoshi , 2016 )




Creepy (2016) on IMDb
Giudizio: 6/10

L'attesa per il ritorno al suo genere prediletto di Kurosawa Kiyoshi, quel horror-thriller spesso metafisico e dalle tinte oscure quanto affascinanti che hanno fatto di lui uno dei registi giapponesi più interessanti, avviene dopo diversi lavori ad impronta atipica.
L'attesa però va smorzata subito: Creepy non è un horror, è caso mai un thriller a tutti gli effetti dove indubbiamente si riconoscono non solo la mano ma anche le tematiche di Kurosawa, ma inutile dirlo, una certa qual delusione filtra per il risultato complessivo.


L'inizio del film è una classica storia di deriva personale: un poliziotto specializzato in psicologia criminale compie una grossa fesseria durante un interrogatorio al seguito del quale il delinquente di turno ferisce lui e una ignara innocente.
Qualche tempo dopo Takakura, dopo avere lasciato la polizia, insegna criminologia in una università di provincia dove si è da poco trasferito con la moglie Yasuko; l'usanza tutta giapponese di recarsi a rendere omaggio ai vicini con piccoli regali lascia subito intuire che il luogo in cui ora vive la coppia non è tra i più accoglienti ed i vicini a dir poco bizzarri e scostanti.
Con l'ingresso sul proscenio del vicino di casa Nishino e di un ex collega che lo consulta per uno strano caso di sparizione avvenuta qualche tempo prima da quelle parti, Creepy scivola inesorabilmente nel thriller, dapprima di pura ambientazione, poi più ricco di efferatezze.
Il vicino di casa Nishino, il personaggio che più di ogni altro dà l'impronta al film è un uomo scostante, solitario , che vive in una casa con la figlia, stramba anche lei, ed una moglie che non si vede mai perchè malata; grazie al suo modo insinuante di fare riesce ad avvicinarsi a Yasuko , mentre Takakura, che poliziotto nel profondo è rimasto, si mette alla ricerca di prove che spieghino come una intera famiglia possa essere sparita nel nulla.

Ben presto il passato si legherà al presente attraverso strane coincidenze ed episodi tutti legati tra loro, facendo cadere il racconto in un clima carico di angoscia e di inquietudine.
Dicamolo subito: se questo film avesse avuto una firma diversa, probabilmente il giudizio sarebbe stato più magnanimo, ma conoscendo Kurosawa Creepy non può sfuggire ad una serie di osservazioni che ne minano abbastanza la valutazione complessiva.
Se dal punto di vista tecnico  la mano del regista giapponese è chiarissima e altrettanto si può dire per la tipologia dei personaggi e delle tematiche trattate rivolte sempre a quel lato oscuro e intimamente malvagio dell'animo umano, la struttura narrativa del film convince molto poco: Creepy infatti sembra ondeggiare in maniera spesso confusa tra il film che vorrebbe affacciarsi al soprannaturale e al suo substrato filosofico e il racconto logico da thriller, col risultato che alcuni snodi fondamentali del film (basti pensare alla figura dell'anziano detective di provincia) sono francamente poco credibili e forzati.
Se come thriller Creepy il suo lavoro, soprattutto nel finale lo svolge bene, anche nel metter in mostra alcuni lati oscuri dell'animo umano e nel creare suspance, come impianto complessivo mostra svariati punti deboli e sembra troppo spesso ridursi allo scontro tra psicopatie e alterazioni delle personalità, utilizzando tra l'altro stratagemmi molto poco convincenti ( le droghe che vengono utilizzate ad esempio).
Sicuro punto forte del film è il personaggio di Nishino, un eccellente Kagawa Teruyuki, mentre Nishijima Hidetoshi non è altrettanto convincente nel ruolo di Takakura e Takeuchi Yuko ben si presta al ruolo di moglie remissiva e devota.

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