mercoledì 13 gennaio 2016

Star Wars : Il risveglio della forza [aka Star Wars: The Force Awakens] ( J.J.Abrams , 2015 )




Star Wars: The Force Awakens (2015) on IMDb
Giudizio: 4.5/10

Dopo mesi e mesi di bombardamenti pubblicitari, di notizie carpite, di anticipazioni, di trailer, di maree di gadgets , eventi ,  ricchi premi e cotillon, finalmente il gran momento è arrivato: 38 anni dopo il primo capitolo , che poi sappiamo essere diventato poi il quarto della saga almeno narrativamente, esce Star Wars : Il risveglio della forza, settimo episodio della più famosa sagra cinematografica della storia; il film, alla cui direzione è stato chiamato J.J. Abrams, coadiuvato nella sceneggiatura da Lawrance Kasdan e Michael Arndt, è l'atto conclusivo di una delle più grandi operazioni commerciali degli ultimi anni, primo di una nuova trilogia sequel che ha già i suoi tempi di produzione e di distribuzione scanditi dalla Disney.


George Lucas è stato gentilmente messo alla porta, con ciò volendo di fatto tagliare i ponti con il passato, ma Il risveglio della forza ha come unico cardine proprio l'operazione nostalgia che , in un modo o in un altro coinvolge un po' tutti, chi allora era adolescente e chi oggi è più giovane e che con quel primo capitolo comunque ha dovuto confrontarsi.
Tutto ciò, ampiamente spiegato prima dell'uscita del film, ha trovato la sua conferma con la visione: Il risveglio della forza è film che dal punto di vista puramente cinematografico è scadente, oserei dire dozzinale per alcune scelte narrative e che si propone , di fatto, come un remake , e pure mal riuscito, del lavoro del 1977.
Ma il successo era inevitabile: operazione commerciale costruita in maniera capillare e perfetta, operazione nostalgia che funziona sempre e schiere di fans sparsi in tutto il mondo di età compresa tra i 12 e 60 anni, in trepidante attesa.

Se si vede il film liberandolo da questi orpelli non si può che rimanere delusi: J. J. Abrams lo conosciamo, regista di una serie infinita di serie TV di successo, salvatore della patria per i fans di Star Trek, a suo agio con le mega produzioni, non poteva che essere l'uomo adatto per mettere in piedi una sorta di mistificazione, quale a conti fatti è questo settimo episodio.
Struttura narrativa debolissima che si rifa in tutto e per tutto al primo Star Wars, personaggi che vogliono apparire quasi come dei cloni del famoso terzetto storico Principessa-Solo-Skywalker, situazioni che in maniera scientifica nella loro precisione si ispirano a quel film e naturalmente, e qui scatta l'operazione nostalgia, Harrison Ford, Carrie Fischer e Mark Hammil , di nuovo in pista quasi 40 anni dopo con tanto di droidi e pelosi giganti copiloti.
Come non bastasse, le poche cose nuove che servivano in qualche modo a creare un legame col passato appaiono in più di una circostanza o forzatissime (basti pensare alla spada ritrovata di Luke) o peggio sconcertanti ( il cattivo di nero vestito e maschera stavolta ha il disperato bisogno di far vedere la faccia togliendo e mettendo la famigerata maschera nera che era di Dart Fener).
Sì perchè la storia ci racconta che prima c'era l'Impero a tiranneggiare , ora c'è il Primo Ordine, alla cui guida c'è l'ologramma del capo supremo Snoke, la Resistenza cerca di salvare la galassia dalle mire distruttrici delle truppe guidate dal nuovo depositario del lato oscuro della forza, ma che tanto forte non è visto che trova pane per i suoi denti in una mercante di rottami avviata rapidamente verso il lato luminoso della forza.
Altre sorprese aspettano chi deciderà di vedere il film, così come battaglie nei cieli, armi micidiali, e personaggi particolari ( tecnicamente tutto bello...); tutto però sa di molto già visto e di scarsissimo spessore: non basta neppure un finale poetico e commovente ( sì qualcuno ha anche pianto...) a far riprendere quota ad un film che doveva servire da pilota per una nuova trilogia.
Un sola riflessione è emersa prepotentemente terminata la visione: se questo è il concetto di cinema che si afferma, meglio rimanere emarginati in piccole enclave dove il cinema ha un altro significato.

1 commento:

  1. Tristezza prevedibile. Io ho scelto di non vederlo anche se il primo era stato uno delle cose piu' emozionanti della mia adolescenza. Come ha detto un amico, i franchising si basano sulla nostalgia dei film passati e le aspettatve dei film prossimi, il presente conta poco. Meglio emarginati.

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