domenica 17 aprile 2016

The Vanished Murderer / 消失的凶手 ( Law Chi-Leung / 羅志良 , 2015 )




The Vanished Murderer (2015) on IMDb
Giudizio: 6/10

Più che un sequel di The Bullet Vanishes, il nuovo lavoro di Law Chi Leung è una secondo episodio di una ipotetica raccolta di racconti riguardante le gesta del detective Song Donglu, personaggio che per molti versi rimanda al modello di Sherlock Holmes di Sir Conan Doyle; non aver visto quindi il primo capitolo non costituisce affatto un fattore ostativo visto che le uniche connessioni riguardano le figure di Song e di Fu Yan, la carcerata che in qualche modo fu di aiuto al detective per il caso precedente attraverso una corrispondenza epistolare; inoltre l'ambiguo rapporto tra i due che The Bullet Vanishes  faceva intuire qui subisce uno sviluppo narrativo che è uno dei cardini del film.


Siamo sempre nei primi anni 30, Fu Yan riesce ad evadere dal carcere grazie ad un ingegnoso piano; la sua fuga segue le leggi della vendetta che la donna ha segretamente in serbo, coltivata verso un ricco magnate industriale che fu causa di sciagure nella sua famiglia.
Come Fu Yan scompare iniziano delle enigmatiche e strane morti per apparente suicidio che mettono in allarme Song, casualmente, ma non tanto come vedremo, presente nella città in cui si svolgono i fatti, dove si era recato per cercare di riportare in carcere la donna, la quale non farà nulla per fuggire da lui, anzi, come se l'incontro che avviene faccia parte di un piano preordinato.
Ed in effetti è così: Song intuisce che Fu Yan ha un qualche legame con le morti degli operai sfruttati dal truce villain dal vestito impeccabile che si nasconde dietro le apparenze di un ricco industriale.
Ma naturalmente l'indagine non sarà semplice perchè ci sono troppi fili che pendono e troppi personaggi che debbono trovare posto nella scacchiera: un professore mezzo filosofo e mezzo scienziato, un poliziotto dalle molte facce, una vecchia fiamma di Song ricomparsa dal nulla, il rampollo del riccone, una squadraccia di guardie del corpo retaggio di un esercito da signore della guerra.

Il nostro eroe riuscirà nella impresa, anche se il costo da pagare,anche personale, sarà non indifferente: la strada verso il terzo episodio è dunque aperta.
Se la figura centrale del film, quella di Song, appare un po' più svincolata da certi paradigmi rispetto a quanto lo fosse nel primo capitolo, appare chiaro comunque che il personaggio trainante della storia è lui, persino più dell'intricato racconto che il regista mette in piedi; accanto rifulge la figura di Fu Yan, altro retaggio del precedente racconto: i due personaggi sono però immersi un un contesto fitto di sottotrame e di tematiche a volte appena abbozzate o comunque poco sviluppate, motivo per il quale The Vanished Murderer risulta troppo spesso abbastanza confuso, volutamente convoluto e intricato.
Certamente il lavoro di Law risulta divertente in molti tratti e ha un discreto ritmo, ma tutto ciò è ottenuto con una serie di scene spesso fini a se stesse , alcune delle quali autentici nonsense cinematografici (basti pensare all'inseguimento a cavallo che culmina con uno scontro dentro un ospedale); se a ciò aggiungiamo il costante riferimento, come fu anche nel lavoro precedente, a tematiche sociali  buttate lì un po' alla carlona, ben si comprende come il film sia un pentolone nel quale vengono rimestate situazioni e personaggi che ben poco hanno a che vedere una con gli altri.

Possiamo quindi dire che , sebbene il film sia tutt'altro che di livello e decisamente inferiore rispetto al predecessore, il suo rulo di intrattenimento puro lo svolge con discreta efficacia, anche grazie alla prova di Lau Ching-Wan che ben si cala nella parte del detective Song, richiamando in qualche circostanza , così come fu per The Bullet Vanishes, il suo ruolo di Mad Detective nel film di Johnnie To di qualche anno fa; insomma Lau, ben spalleggiato da Jiang Yiyan nella parte di Fu Yan, riesce a dare una certa solidità non solo al suo personaggio ben poco convenzionale , ma anche alla pellicola intera.

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