venerdì 28 ottobre 2016

Al Final del Tunel [aka At The End of The Tunnel] ( Rodrigo Grande , 2016 )




At the End of the Tunnel (2016) on IMDb
Giudizio: 8/10

Joaquin vive da solo, ridotto su una sedia a rotelle, in una immensa casa piena di libri , con un grande giardino ormai incolto, nella quale sopravvivono i tragici ricordi della sua famiglia; trascorre il suo tempo nella cantina, che raggiunge con un montacarichi, armeggiando con apparecchi elettronici; unica compagnia Casimiro, il suo anziano cane malandato; per non essere costretto a vendere la casa per sanare i debiti, decide di affittarne una parte ad una giovane e avvenente donna con la sua bambina.
L'arrivo delle due persone, dapprima accolto quasi con fastidio dall'uomo, porterà in seguito ad un miglioramento della grigia vita piena solo di fumo di sigarette: Berta, la giovane donna, da parte sua non farà nulla per non dimostrarsi esuberante ed allegra, inscenando addirittura delle sinuose e provocanti lap dance sul terrazzo di casa alla presenza di Joaquin.


Ma Berta non è una donna in cerca di emozioni o di sentimenti, è il palo di una banda che sta scavando un tunnel sotto la casa per raggiungere il caveau di una banca attigua.
Quando Joaquin, insospettito da rumori e da voci provenienti dalla cantina, scoprirà il tunnel ,  i ruoli cambieranno, anche perchè Berta non solo è il palo, ma anche l'amante del feroce capobanda.
Da quel punto in poi Al Final del Tunel diventa un thriller a tutti gli effetti con tanto di colpi di scena e di finale ad alta tensione.
Il lavoro del regista argentino Rodrigo Grande è uno dei pochissimi che salvano la Festa del Cinema di Roma dal fallimento totale: non che si erga a capolavoro assoluto, semplicemente è una pellicola ben fatta, con una storia credibile, costruita con folgorante semplicità che dimostra come per confezionare un buon lavoro non sia necessario inventare chissà cosa, anche tenendosi nei canoni del thriller.

Grande dimostra quasi subito i suoi riferimenti, Hitchcock in primis, in una storia che sa fondere il thriller con il dramma personale, che costruisce intorno e , soprattutto, dentro al tunnel, una metafora sull'esistenza del protagonista e dei feroci banditi; il tutto porterà un ribaltamento narrativo che fa da prologo ad un finale, i cui ultimi venti minuti sono di rara efficacia e che richiamano alla mente i fratelli Coen d'annata e in parte anche Quentin Tarantino.
Il tunnel come luogo dove si giocano le sorti personali e dove ognuno si trova davanti ad un bivio su come proseguire la propria esistenza, il luogo inoltre che aumenta la buia claustrofobia che regna nella grande casa di Joaquin, nonostante l'arrivo di Berta e della figlioletta.
Procedendo nel racconto Al Final del Tunel, scopre le carte sui personaggi, li mette faccia a faccia ed esplode in un finale dove , ulteriore aspetto da non trascurare, domina una cruda ironia, quasi da black comedy.
In tanti momenti del film ci troviamo ad assistere a confronti tra i personaggi che conducono sempre a qualcosa che in qualche modo ne modifica i tratti: su tutti va segnalato come il rapporto tra Joaquin e Berta che inizia all'insegna della completa mancanza di sintonia, passa attraverso il dubbio e la menzogna per giungere infine al mutuo soccorso.
El Final del Tunel è insomma un solido lavoro di genere, che non mostra mai snodi narrativi poco credibili, non si infila mai in quegli imbuti dai quali poi uscire è difficile se non ricorrendo ad espedienti poco verosimili e alla fine chiude il cerchio in modo convincente.
Leonardo Sbaraglia è bravo nella parte del tormentato Joaquin che sceglie alla fine per la rivalsa, Clara Lago è seducente dapprima e poi intensa in maniera equilibrata e Pablo Echarri è uno dei villain più riusciti visti negli ultimi tempi.

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